Preserving Co-evolution, ovvero: “come possiamo preservare l’evoluzione delle specie migliorando la capacità delle comunità di essere resilienti quando sfidate dalla diversità?”. È questa la sfida che Area Science Park, in qualità di co-host istitution di MEET – Digital Culture Center di Milano, uno degli 11 Centri del programma S+T+ARTS (Science + Technology + Arts), lancia agli artisti di tutto il mondo.
S+T+ARTS è un’iniziativa della Commissione Europea nata nell’ambito di Horizon 2020 che promuove spazi di collaborazione ibrida tra scienza, tecnologia e arte, in base alla convinzione che tali esperienze aprano preziose prospettive per l’innovazione, la ricerca e il business.
La call 2021 del programma invita, attraverso 21 sfide locali, alla riflessione sul tema Riparare il presente grazie alla trasformazione delle risorse in chiave sostenibile, per una nuova consapevolezza dell’ICT e dell’arte. Proposte dagli 11 Centri S+T+ARTS provenienti da 10 Paesi europei, le sfide sono dedicate a singoli artisti e collettivi di qualsiasi campo legato all’arte; ciascuna prevede una borsa da 40.000 € e una residenza artistica da realizzare negli enti ospitanti, tra cui Area Science Park, con cui gli artisti vincitori dovranno collaborare per esplorare il presente oltre i limiti attuali e re-immaginare futuri sostenibili.
L’Ente nazionale di ricerca aprirà all’artista vincitore della call i propri laboratori di genomica ed epigenomica e il Data Center Orfeo, mettendo così a disposizione risultati della ricerca, dati e tecnologie.
Dalla visita ai laboratori di Area e dal dialogo con i ricercatori, l’artista si lascerà ispirare a una riflessione sulla metagenomica, una disciplina che ci aiuta a conoscere i processi fondamentali che sostengono la vita sulla Terra; una scienza giovane che ha già permesso di scoprire aspetti importanti del funzionamento dei cicli biogeochimici e del microbioma umano, determinante per la salute.
Le ecologie microbiche possono essere viste come una “sinfonia di sequenze” di dna, e vengono studiate con algoritmi per certi versi simili a quelli che si usano per i singoli genomi, ma che ne dipartono, a causa della maggiore complessità del problema. Comprendere come le perturbazioni esterne – ad esempio quelle dovute ai cambiamenti climatici – incidono sulle ecologie e in che modo inducono trasformazioni sulla loro capacità di creare nuove molecole e instaurare nuovi processi, è di fondamentale importanza per il futuro dell’umanità, che si trova attualmente sull’orlo di gravissimi rischi ambientali.
Questo tipo di conoscenza sarà determinante per rinegoziare con la Natura il nostro futuro su questo pianeta. La risposta a questa sfida, insieme alle altre opere realizzate nelle 21 residenze del programma saranno esposte nell’autunno 2022 al MAXXI di Roma, al ZKM di Karlsruhe, così come nelle sedi dei Centri S+T+ARTS.
Per maggiori info e per vedere il video:
https://www.areasciencepark.it/2021/11/starts-i-laboratori-di-area-sono-...