
In un’epoca segnata da cambiamenti climatici accelerati, urbanizzazione non pianificata e trasformazioni profonde nell’uso del suolo, il rischio di incendi boschivi estremi è in costante aumento. Due importanti realtà della comunità scientifica internazionale – IAP (InterAcademy Partnership) e EASAC (European Academies’ Science Advisory Council) – stanno lavorando in parallelo per comprendere, prevenire e mitigare questi fenomeni. Non è un caso: EASAC è infatti la rete regionale europea di IAP, e rappresenta una delle sue espressioni operative sul territorio.
Nel maggio 2025, EASAC ha pubblicato un nuovo rapporto approfondito intitolato ‘Changing Wildfires: Policy Options for a Fire-literate and Fire-adapted Europe’, accompagnato da una infografica sintetica, in cui viene analizzata l’evoluzione del rischio incendi in Europa e proposte otto opzioni di policy per affrontare la nuova realtà climatica e ambientale del continente.
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Un’Europa che deve imparare a convivere con il fuoco
Il messaggio chiave di EASAC è chiaro: l’Europa deve diventare una società “fire-adapted” e “fire-literate”, capace non solo di reagire agli incendi, ma di prevenirli e gestirli in modo integrato e strategico. Tra i principali fattori individuati nel rapporto:
- Cambiamenti climatici (aumento della siccità e delle temperature estive)
- Spopolamento rurale e abbandono del territorio
- Crescente accumulo di vegetazione infiammabile
- Inadeguatezza delle attuali politiche, troppo focalizzate sulla sola soppressione degli incendi
Il documento propone un cambio di paradigma, con investimenti in pianificazione del territorio, coordinamento istituzionale, educazione pubblica e un forte allineamento con le strategie europee su agricoltura, foreste, biodiversità e clima.
Anche IAP in prima linea: il workshop internazionale di Madrid
A livello globale, anche l’IAP ha messo il tema incendi al centro della propria agenda. Lo scorso 17-18 marzo 2025, in collaborazione con la Reale Accademia delle Scienze di Spagna (RAC) e la US National Academy of Sciences, ha organizzato a Madrid un workshop internazionale focalizzato su valutazione del rischio incendi e intelligenza artificiale.
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L’evento ha riunito 26 esperti da 10 Paesi, tra cui rappresentanti della Commissione Europea, per discutere:
- Come i cambiamenti climatici e l’urbanizzazione stanno aumentando il rischio incendi
- L’utilizzo dell’intelligenza artificiale per modellare la vulnerabilità delle comunità
- Strategie interdisciplinari per la resilienza e la gestione del rischio
Nel suo intervento di apertura, Ourania Kosti, direttrice esecutiva di IAP, ha sottolineato l’importanza della cooperazione scientifica globale:
‘Vogliamo sviluppare strategie basate sui dati per migliorare la valutazione e la mitigazione del rischio incendi, attraverso un approccio condiviso e interdisciplinare.’
Un’azione scientifica coordinata, dal locale al globale
L’impegno parallelo di EASAC e IAP testimonia il valore della collaborazione tra reti accademiche regionali e globali, capace di affrontare sfide comuni con prospettive integrate. Mentre EASAC fornisce raccomandazioni specifiche per l’Europa, IAP coordina sforzi internazionali, promuove l’adozione di tecnologie innovative e facilita il dialogo tra scienza e policy. Questa sinergia è cruciale per affrontare una sfida complessa come quella degli incendi boschivi, che non conoscono confini, ma i cui effetti colpiscono in modo differenziato regioni, comunità e sistemi ecologici.