La nuova strategia sulla biodiversità per il 2030 è un piano a lungo termine, globale, sistemico e ambizioso per salvaguardare la natura e invertire la tendenza al degrado degli ecosistemi.

Si propone di riportare la biodiversità europea sulla via della ripresa entro il 2030, definisce nuove modalità per attuare con maggior efficacia la normativa già in vigore, ma anche nuovi impegni, misure, obiettivi e meccanismi di governance, fra cui:

  • trasformare almeno il 30 % della superficie terrestre e dell'ambiente marino d'Europa in zone protette gestite in modo efficace
  • ripristinare in tutta l'UE gli ecosistemi degradati che versano in condizioni precarie e ridurre le pressioni sulla biodiversità
  • creare le condizioni per un cambiamento profondo mettendo in moto un nuovo processo, finalizzato a migliorare la governance della biodiversità e garantire che gli Stati membri integrino nelle politiche nazionali gli impegni delineati nella strategia.

Perché è importante la biodiversità?

Alimenti, materiali, farmaci, svago, salute, benessere: per tutto ciò dipendiamo dalla biodiversità – vale a dire la varietà delle forme di vita sulla Terra, compresa la flora, la fauna, i funghi, i microorganismi e i loro habitat – e dagli ecosistemi formati dalle specie viventi, che puliscono le acque, impollinano le colture, purificano l'aria, assorbono grandi quantità di carbonio, regolano il clima, mantengono fertile il suolo, producono sostanze di uso farmaceutico e forniscono all'industria vari elementi di base.

Un ecosistema danneggiato è un ecosistema più fragile, con una capacità limitata di reagire ad eventi estremi e nuove malattie.
 

In che modo l'attuazione della strategia sulla biodiversità stimolerà la ripresa economica europea una volta superata la crisi del coronavirus?

Il Green Deal europeo, di cui fa parte la strategia sulla biodiversità, rappresenta la strategia di crescita europea e darà impulso alla ripresa dopo la crisi, apportando benefici economici e rafforzando la nostra resilienza alle crisi future. I tre settori economici principali – agricoltura, edilizia, prodotti alimentari e bevande – producono un volume d'affari di oltre 7 000 miliardi di € e sono tutti fortemente dipendenti dalla natura. Dal canto suo Natura 2000, la rete dell'UE di protezione naturalistica, genera benefici del valore di 200-300 miliardi di € l'anno.

Investire nella natura significa anche investire in posti di lavoro e opportunità imprenditoriali a livello locale, ad esempio nei settori del ripristino della natura, dell'agricoltura biologica e delle infrastrutture verdi e blu. Si prevede che il fabbisogno di investimenti della rete Natura 2000 creerà fino a 500 000 nuovi posti di lavoro.

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Foto di Mylene2401 da Pixabay