Il progetto “FVG-MIT è stato avviato nel 2017 sulla base di un accordo tra l’Autorità regionale, i tre Atenei del Friuli Venezia Giulia (Università degli Studi di Udine, Università degli Studi di Trieste e SISSA) e il Massachusetts Institute of Technology (MIT), con il fine di migliorare la capacità di internazionalizzazione del Sistema Scientifico e dell’Innovazione della regione e potenziarne le collaborazioni internazionali in tema di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico. Il Progetto comprende diverse attività, tra le quali tirocini e borse di studio per realizzare attività di ricerca e trasferimento tecnologico strategiche. Sono attualmente in fase di valutazione le candidature presentate nell’ambito di una call avente come deadline lo scorso settembre.

Visto che la SISSA coordina il Progetto, abbiamo chiesto ulteriori informazioni al prof. Gianluigi Rozza, Delegato della Direzione SISSA al trasferimento tecnologico, alla valorizzazione della ricerca e ai rapporti con le imprese.

 

Prof. Rozza, che cos’è il “MISTI Global Seed Funds Grant Program” all’interno del quale si sviluppa il progetto “FVG-MIT”?

MISTI è l’agenzia del MIT che si occupa di tutte le iniziative internazionali (MIT International Science and Technology Initiatives). All’interno di MISTI c’è la struttura MIT Italy, che si dedica alle relazioni istituzionali con le realtà italiane (università, imprese, agenzie, ministeri, organi di governo). Tale Struttura è co-diretta dalla dott.ssa Serenella Sferza, nostra referente al MIT. Il “Global Seed Funds Grant Program” è una iniziativa che sostiene le collaborazioni tra MIT e i suoi partner su progetti embrionali: mette a disposizione dei fondi per interazioni preliminari che facciano scaturire idee e portino tali progetti a un livello per cui è poi possibile applicare ad agenzie di finanziamento alla ricerca per realizzarli. Diciamo quindi che con un seed fund si realizzano delle indagini preliminari e si avvia un processo di conoscenza reciproca tra potenziali partner di ricerca in vista di progetti più strutturati.

Che tipo di attività si intende implementare con “FVG-MIT”?

Sono e saranno finanziati progetti preliminari di collaborazione tra gruppi di ricerca delle università del Friuli Venezia Giulia e MIT con un alto potenziale legato all’innovazione. Si finanziano visite presso MIT di ricercatori operanti in regione e visite di personale MIT nelle università regionali. È uno strumento snello con la finalità di costruire delle collaborazioni strategiche capaci poi di attrarre fonti esterne di finanziamento (su scala regionale, nazionale, europea, americana). Essendo un fondo seminale, la cifra massima ammissibile ha un tetto limitato a 25.000 $ per iniziativa progettuale per coprire costi di missioni all’estero dei ricercatori e organizzare giornate di studio congiunte.

Che requisiti devono avere le candidature?

Le candidature sono valutate da una commissione strategica MIT che vaglia tutti i progetti MISTI, con modalità peer-review, sottomessi nelle varie iniziative. La Commissione valuta i progetti in collaborazione con tutti i paesi con cui MIT ha tali accordi. In Italia accordi simili a MIT FVG esistono con i Politecnici di Milano e Torino e l’Università di Pisa. Il progetto “FVG-MIT” è però l’unico “territoriale”. Il requisito fondamentale, oltre ai vincoli di eleggibilità, è la qualità del progetto e il suo valore fortemente innovativo. MIT non vuole portare al finanziamento progetti e collaborazioni già fortemente finalizzate o progetti che non dimostrino di avere una visione, e quindi il potenziale proseguimento su altri canali di finanziamento alla ricerca.

Quali benefici ne trarranno gli studenti e i docenti partecipanti?

Le Università del Friuli Venezia Giulia avranno un canale privilegiato con MIT, avranno beneficiato di scambi scientifici di altissimo livello, respirato un’atmosfera dove l’innovazione è motore di sviluppo economico e sociale. Ci si aspetta anche un effetto “contagioso” legato all’entusiasmo di ricercare e innovare in un ambiente affascinante e molto prestigioso quale il MIT. Non solo, gli studenti avranno la possibilità di conoscere nuovi gruppi di ricerca con ampio respiro internazionale e riceveranno più stimoli e ispirazione. I docenti potranno pensare a nuove prospettive per la loro ricerca, con nuovi partner nelle loro collaborazioni. Allo stesso modo, il Sistema Scientifico e dell’Innovazione regionale ne uscirà rafforzato, migliorando la propria visibilità internazionale e il proprio posizionamento. La contaminazione con una realtà come MIT sarà positiva e porterà a nuovo slanci nell’innovazione per il futuro.

In quali settori scientifici e tecnologici sono stati finora assegnati i finanziamenti?

In attesa di conoscere quali nuovi progetti saranno finanziati per il 2019, sono già attivi 8 progetti da inizio 2018 dai temi più disparati: dal green ship design integrato alla modellazione meccanica della crescita biologica, dall’utilizzo del laser FERMI per quantum solids alla microelettronica, dal machine learning alla simulazione real-time in meccanica strutturale, dalla nanofrizione all’entanglement in fisica teorica. Come vedete, sono progetti con tematiche assai diversificate, ambiti di applicazione molto vasti e dalle potenziali ricadute tecnologiche in numerosi settori. I progetti rappresentano molto bene il dinamismo e la diversificazione delle attività di ricerca presso le università della regione.