Dopo aver concluso la valutazione delle candidature ricevute, la Commissione europea ha contattato nelle scorse settimane le ricercatrici e i ricercatori risultati vincitori del finanziamento per una borsa individuale Marie Skłodowska-Curie, tra cui Laura Fanfarillo, esperta in Fisica presso la SISSA - Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati. Laura ha partecipato a un training di 2 giorni organizzato da Area Science Park sulla scrittura delle proposte e ha appena vinto una global fellowship durante la quale trascorrerà 18 mesi in Florida e, successivamente, 12 mesi in un centro di ricerca con sede a Trieste.

Abbiamo posto a Laura qualche domanda sulla sua esperienza di preparazione della proposta risultata vincente.

 

Laura, puoi brevemente riassumere di cosa tratta il tuo progetto di ricerca e com’è strutturata la tua fellowship?
Il mio è un progetto di fisica teorica che si occupa di studiare la superconduttività. Con i normali conduttori abbiamo una certa dimestichezza. Sono conduttori, per esempio, i cavi che permettono il passaggio della corrente elettrica nelle nostre case. Tuttavia, tale passaggio provoca delle perdite. Il materiale ha infatti una certa resistenza al passaggio della corrente per colpa degli elettroni portatori della corrente elettrica che, muovendosi disordinatamente, sono soggetti a collisioni che li rallentano. Come conseguenza, il materiale si scalda, come per esempio possiamo sperimentare con mano osservando la serpentina di un tostapane. I superconduttori sono invece materiali nei quali, sotto una certa temperatura critica, gli elettroni cominciano a muoversi coerentemente e la resistenza elettrica diventa nulla. I primi superconduttori sono stati scoperti all’inizio del secolo scorso e la comprensione teorica del meccanismo alla base del fenomeno ne ha seguito la scoperta di una cinquantina di anni. Tuttavia, le sorprese non sono finite poiché negli ultimi decenni sono stati scoperti dei nuovi materiali superconduttori estremamente promettenti dal punto di vista tecnologico, a causa della loro temperatura critica molto superiore rispetto ai superconduttori convenzionali. Scoprire e realizzare materiali superconduttori a temperatura ambiente renderebbe estremamente facile il trasporto di corrente elettrica senza sprechi di energia, con diversi e promettenti impieghi possibili: dai treni a levitazione magnetica superveloci alle tecniche di risonanza magnetica per scopi diagnostici in campo medico, fino ai supercomputer di nuova generazione.
L’idea alla base del mio progetto di ricerca propone un meccanismo che spiegherebbe la superconduttività in questi nuovi superconduttori non convenzionali. Lo scopo del Progetto è testare questa ipotesi e identificare le condizioni ottimali al fine di poter progettare e realizzare nuovi superconduttori di facile impiego tecnologico.
La fellowship prevede un lavoro di 30 mesi che sarà svolto in collaborazione con due leader mondiali del settore: il professor Massimo Capone (SISSA) e il professor Peter Hirschfeld (University of Florida).

 

Come hai scelto la host institution?

Dal 2015 sono assegnista alla SISSA, la prestigiosa Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati che ha sede a Trieste. L’idea centrale all’origine del Progetto che ho presentato nasce dal lavoro che ho portato avanti in questi ultimi anni in collaborazione con il professor Massimo Capone, docente alla SISSA. È stato dunque naturale scegliere la SISSA come istituzione ospitante e il prof. Capone come supervisor del Progetto. La scelta del partner straniero, l’Università della Florida, è stata invece dettata dall’esigenza di apprendere una serie di conoscenze tecniche necessarie ai fini del Progetto e dall’opportunità di intrecciare una collaborazione con un leader del campo come il prof. Hirschfeld, che sarà il mio supervisor durante la fase statunitense.

 

Com’è stata l’esperienza di scrittura della tua proposta? Quali difficoltà hai incontrato?

Non è stato facile. Era la prima volta che mi cimentavo nella scrittura di un progetto europeo. La difficoltà principale è stata entrare e imparare a orientarsi nella selva del linguaggio burocratico con cui è scritta tutta la documentazione a supporto dei candidati disponibile sul portale europeo. In questo senso, è stato fondamentale il supporto fornitomi durante i due giorni di training organizzati da Area Science Park. Una ulteriore difficoltà, specialmente verso gli ultimi giorni prima della consegna, è stata vincere la fatica. Scrivere un progetto del genere è un lavoro estremamente faticoso e logorante e, anche quando sembra finito, bisogna ricominciare a rileggere e correggere senza perdersi d’animo.

 

Che consiglio daresti a coloro che intendono candidarsi a un finanziamento individuale Marie Skłodowska-Curie? Che tipo di supporto e di assistenza è opportuno cercare?

Consiglio di iniziare a pensare per tempo al progetto che si intende presentare, partendo da una propria idea forte e cominciando a costruire intorno a questa il progetto vero e proprio, scegliendo con cura le istituzioni e i supervisor più appropriati in base sia all’argomento del lavoro, sia al proprio profilo. Credere alla propria idea è fondamentale per avere la motivazione necessaria per scrivere un progetto di successo.  Consiglio poi fortissimamente di seguire un training specifico come quello che ho ricevuto in Area Science Park. Nel mio caso è stato fondamentale. Ho ottenuto un risultato eccezionale e, al di là del contenuto scientifico del Progetto, se questo è stato cosi ben recepito è in larga misura grazie al training che mi è stato fornito. Mi sono state infatti presentate tante e varie risorse che ho poi consultato durante la scrittura del Progetto, come pure mi sono stati forniti utilissimi consigli, come quello di chiedere un pre-screening della domanda al Punto di Contatto Nazionale italiano. Ultimo consiglio: trovate dei compagni di avventura! Nel mio caso è stato, nuovamente, di aiuto il training in Area Science Park. Lì, infatti, ho conosciuto altri ragazzi e ragazze nella mia stessa condizione, nei quali ho trovato sostegno e aiuto in uno scambio estremamente positivo.